venerdì 5 dicembre 2014

Il Re Scorpione

Durante il periodo Predinastico dell'antico Egitto due sono le dinastie principalmente rintracciabili e conosciute le cosiddette 0 e 00. Ben poco si sa di questo periodo così oscuro e così privo di fonti attendibili per gli archeologi; la Pietra di Palermo cita alcuni sovrani del Basso Egitto di questo periodo senza però citare alcun evento a loro collegato.
Lo storico greco Manetone, che si occupo di scrivere una lista reale dei re d'Egitto in epoca Tolemaica, fa iniziare la storia mitologica predinastica direttamente dagli Dei che avrebbero regnato 13.900 anni, e di cui Osiride è il quinto sovrano. Segue la dinastia dei semidei, che dura 1255 anni. Segue una prima stirpe di re umani, che regna per 1817 anni. Altri trenta re, regnano complessivamente 1790 anni. Poi altri dieci re regnano sulla sola Tebe per 350 anni. Infine, per 5813 anni, abbiamo l'ultimo periodo predinastico, quello degli "Spiriti dei defunti" (o "Spiriti della morte") che il Papiro di Torino chiama "Spiriti che furono seguaci di Horo" o "I seguaci di Horo".
"I Seguaci di Horus" sarebbero stati dei sovrani dell'Alto Egitto che secondo la tradizione sarebbero riusciti a trionfare sul Basso Egitto con una serie di feroce battaglie riportate su molti templi e reperti dell'epoca, la cui fine su sancita dal matrimonio di Menes, sovrano del nord, con una principessa del Sud.
Sembra comunque che i sovrani di queste dinastie non furono del tutto o quasi imparentati fra loro, è anzi si probabile che alcuni di loro vissero contemporaneamente ad altri facendo si che siano solo dei principi o re locali.
L'ultimo sovrano di queste dinastie è riuscito a riscuotere fama negli anni a venire essendo anche il sovrano di cui si hanno più informazioni relative a questo periodo: Il Re Scorpione.


Nell'Ashmolean Museum di Oxford, in Inghilterra, è conservata una reliquia straordinaria: si tratta di una testa di mazza da guerra in pietra calcarea su cui è raffigurato un personaggio di imponente statura, cinto con la corona del basso e dell'alto Egitto. Un re, dunque. Possiede il tipico gonnellino con una coda di toro simbolo di potenza e tutto intorno a lui sono raffigurati dei personaggi molto più piccoli di lui, che sta a riguardare la loro inferiorità sociale. Accanto al sovrano, che è impegnato ad arare il terreno come simbolo di prosperità per il proprio paese, troviamo due esempi di prima scrittura geroglifica: una stella e uno scorpione. Non conoscendo il reale significato di questi due simboli il sovrano fu chiamato semplicemente re Scorpione.
Di questo sovrano comunque non si sa presso che nulla, c'è chi sostenga che non sia nemmeno mai esistito. Ciò che prova comunque questo reperto è che ben prima dell'unificazione ufficiale di Narmer, sovrano della I dinastia ( 3000 a. C. ), l'unificazione fosse già stata avvenuta ad opera di altri sovrani e forse il re Scorpione starebbe a simboleggiare questa serie di sovrani. Dopotutto le vicende che portarono ad un Egitto unito durano quasi mille anni e fu un processo molto delicato e complicato.

Un'altra testimonianza importante che ci lascia questa mazza è che già all'epoca si era a conoscenza di come sfruttare al meglio il Nilo e il suo Limo. Il limo è il fango che il fiume rilascia dopo le piene, è un fango ricco che ha fatto dell'Egitto un paradiso terrestre.
Ciò che si ipotizza di più è che l'unificazione in senso stretto del paese fu opera di Narmer: fu lui a porre definitivamente l'Alto e il Basso Egitto sotto un'unica corona. Di colpo l'Egitto si trovò ad avere una struttura amministrativa e statale che in epoca predinastica non esisteva.
Certo è che la Valle del Nilo fu per molto tempo divisa fra un'infinità di potentati locali, più o meno rivali e antagonisti. Tra questi, il re Scorpione fu quello che seppe dimostrarsi più abile e forte, quindi più idoneo a condurre i diversi clan verso l'unificazione. Essendoci sulla mazza raffigurati più elementi dell'Alto Egitto che di altro, si pensa che egli governò per lo più su questo e che i suoi territori si fermassero all'inizio del delta. Probabilmente il re Scorpione si considerava comunque un unificatore in quanto il Basso Egitto a quell'epoca non era altro che una sterminata palude con qualche piccolo centro di culto sparso qua e la, mentre i grandi centri di allora ( Ieracleopoli, Nagada e This ) erano lungo la valle.
In questo periodo si assiste anche alla nascita della lingua, della cultura vera e propria dell'Egitto che rimarrà quasi del tutto invariata per quasi 3000 anni di storia e ben 30 dinastie.



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