La grandiosa civiltà egizia è una delle più antiche del nostro pianeta. La sua storia inizia infatti intorno al 6000 a.C. A quell'epoca le popolazioni di semplici cacciatori e raccoglitori che vivevano nel Sahara orientale furono costrette a spostarsi lunghe le rive del Nilo per far fronte all'avanzata implacabile del deserto. Qui si fusero con le popolazioni indigene.
Da quell'epoca trascorsero quasi tremila anni prima che si completasse il passaggio verso l'agricoltura e si sviluppassero i primi insediamenti.
Già a partire dal 4000 a.C. iniziarono a presentarsi differenze culturali fra il l'alto Egitto a sud, desertico e sabbioso e il basso Egitto a nord che abbraccia le fertile aree del Fayum e del delta del Nilo. Le popolazioni dell'alto Egitto finirono per prevalere su quelle del basso Egitto, in un processo di assimilazione che richiese circa 1000 anni. Solo nel 3000 a.C., infatti, alcuni sovrani di Abido riuscirono a regnare su un Egitto unificato.
Intrighi dinastici e lotte di potere per la successione al trono, segnarono in numerose occasioni le vicende della civiltà faraonica: fu lo storico Manetone, fissuto alla corte dei Tolomei nel III secoli a.C. a tracciare la storia dell'Egitto in 30 dinastie.
Fu la terza dinastia ( 2650 - 2575 a.C. ) a segnare la grande rivoluzione tecnologica nell'edilizia, che ancora oggi affascina e stupisce ingenieri e architetti di tutto il mondo. La piramide a gradoni di Djozer a Saqqara,
realizzata non più con il mattone crudo, ma con la pietra. In poco più di cento anni questo tipo di costruzione fece progressi straordinari: dalle piramidi di Snefru, della IV dinastia, a Meidum e a Dashur, fino alle imponenti piramidi di Cheope, Chefren e Micerino a Giza.
Furono questi gli anni del cosidetto Antico Regno ( 2575 - 2135 a.C. ), una delle epoche più splendide dell'antico Egitto, terminata intorno al 2135 a.C. quando la struttura amministrativa dello stato si disgregò, dando vita ad una serie di stati regionali spesso in lotta fra loro.
Toccò questa volta ai monarchi di Tebe, l'attuale Luxor, il compito di ristabilire l'unità del paese. Con loro ebbero inizio la XII dinastia e il Medio Regno ( 1994 - 1560 a.C. ), periodi in cui gli egizi fecero numerose conquiste, tanto da riuscire ad allargare i propri confini verso sud fino ad Assuan.
Ma a compromettere la stabilità del Paese giunsero due popoli: dal Vicino Oriente arrivarono gli Hyksos che occuparono il Basso Egitto, mentre il regno di Kerma, nella Nubia Settentrionale, estese la propria influenza sull'Alto Egitto.
Fu ancora una volta Tebe a farsi promotrice dell'unificazione del paese: sia il regno di Kerma sia il potere degli Hyksos furono sbaragliati dopo 50 anni di guerre.
Cominciò così il Nuovo Regno ( 1550 - 1075 a.C. ), una delle epoche di maggiore gloria e prosperità della civiltà faraonica. Dopo un primo periodo di espansione, una crisi dinastica portò sul trono d'Egitto la Regina Hatshepsut, autoproclamatosi faraone. Alla sua morte il potere andò a Thutmosi III ( 1479 - 1425 a.C. ), il faraone passato alla storia come il Napoleone d'Egitto. Le sue conquiste infatti spinsero l'influenza dell'Egitto a nord fino all'Eufrate e a sud fino alla quarta cateratta del Nilo.
In questi anni si accrebbe anche il potere dei sacerdoti di Amon-Ra, il dio principale di Tebe. Il faraone e i sacerdoti si trovarono così a competere per il primato sulla valle del Nilo. Il contrasto si acuì negli anni successivi e trovò una drammatica risoluzione nella riforma promulgata dal faraone Amenofi IV ( 1350 - 1333 a.C. ). Nel quinto anno di regno, Amenofi IV, cambiò il proprio nome in Akhenaton, sostituì i culti divini con l'adorazione del disco solare, l'Aton, e fece fondare una nuova capitale nel Medio Egitto a Tell-El Amarna, in pieno deserto.
Ma l'ambizioso programma politico-religioso voluto dal sovrano non sopravvisse al suo promulgatore; già il suo successore, il giovanissimo Tutankhamon ripristinò i vecchi culti e l'antica capitale.
Il difficile momento che stava attraversando l'Egitto condusse alla presa di potere da parte di una famiglia di militare, il cui esponente più famoso è Ramesse II ( 1279 - 1212 a.C. ). Il faraone cercò di riconquistare i territori perduti nel vicino Oriente in passato, ma l'impresa naufragò nella battaglia di Qaddesh; combattuta contro gli Ittiti nel quinto anno di regno ( 1275 a.C. ). Nonostante questo il lungo regno di Ramesse II, protrattosi per ben 67 anni, fu una delle epoche di pace e prosperità più durature dell'Egitto antico. Egli passò alla storia anche per il programma edilizio più imponente della storia egizia, con l'ampliamento di templi come quello di Luxor e con la costruzione di nuovi come il complesso religioso di Abu Simbel.
Ma un nuovo pericolo avanzava all'orizzonte: l'Egitto venne minacciato dall'invasione di popolazioni semi-nomadiche: I Popoli del Mare. Fu Ramesse III ( 1184 - 1153 a.C. ) a fermare le ondate migratorie, quando ormai queste genti erano giunte nel delta orientale. L'unità dell'Egitto non sarebbe durata a lungo: il contrasto fra la casta sacerdotale e il potere dei faraoni protrattosi per tutto il Nuovo Regno, sfociò in una divisione dell'Egitto al termine della XX dinastia ( 1187 - 1075 a.C. ). Il sud passò in mano ai sacerdoti di Amon-Ra, mentre a nord salirono al trono monarchi di origine libica, XXI dinastia ( 1075 - 945 a.C. ), che fondarono una propria capitale a Tanis, nel Delta orientale.
L'impero Egizio indebolito da questa ennesima divisione, trovò una nuova floridezza tra il X e l'XIII secolo, quando alcuni sovrani di origine nubiana conquistarono tutta la Valle del Nilo. Essi diedero vita alla XXV dinastia, ma furono a loro volta fermati dalle mire espansionistiche degli Assiri ( 775- 635 a.C. ), che riuscirono a raggiungere Tebe e a saccheggiarla.
Dopo alterne vicende l'Egitto finì per diventare una satrapia dell'Impero Persiano.( 525 a.C. ). L'arrivo di Alessandro Magno ( 332 - 323 a.C. ) portò la valle del Nilo sotto il dominio Macedone. Alla sua morte, uno dei suoi generali, Tolomeo I ( 305 - 282 a.C. ), si proclamò faraone, dando vita ad una dinastia che regnò l'Egitto per quasi 300 anni.
L'ultimo rappresentante della stirpe tolemaica fu una leggendaria regina: Cleopatra VII ( 51 - 30 a.C. ).
Dopo aver ammaliato Cesare e Marco Antonio, Cleopatra fu costretta a suicidarsi per non doversi arrendere alle armate di Ottaviano Augusto. Fu così che nel 30 a.C. l'Egitto passò in mano ai romani come dominio privato dell'Imperatore.
L'antica civiltà Egizia aveva perduto per sempre l'autonomia politica, ma non la sua magnificenza che continua ancora ad affascinare popoli di tutto il mondo.
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